
Quale idea migliore per inaugurare la stagione invernale se non quella di immergerci nella Val Venegia per una escursione di media difficoltà (per dislivello e lunghezza)?
La Val Venegia è uno dei tanti gioielli del Trentino Alto Adige, frequentatissima in estate ma facilmente accessibile anche nel periodo invernale. Infatti anche solo una visita alla valle e un buon pasto caldo presso la Malga Venegia ti regalerà una giornata magnifica.
Ma noi un po’ di fatica la vogliamo sempre fare e questa volta ho incastrato Dario. Arriviamo in parcheggio, già stra pieno, verso le 10 ed è un freddo assurdo. Temperatura -10 gradi!! Chi se la gode già sono Sila e Bruma che adorano la neve e ci si buttano come se fosse panna montata.

Partenza da Val Venegia verso Baita Segantini percorrendo la strada forestale
Troviamo parcheggio lungo la strada che dal Passo Rolle scende verso la valle, in località Pian dei Casoni ed entrati nel parcheggio vediamo i primi cartelli. Impossibile perdersi, il sentiero è battuto quindi non sono generalmente necessarie le ciaspole.
Già ci immaginavamo un fiume di persone ma fortunatamente (a noi piace la tranquillità) la maggior parte si ferma nei pressi della malga e comunque gli spazi sono estesi. Noi invece proseguiamo sempre dritti fino alla malga Venegiota e cominciamo a salire direzione Baita Segantini.


Hai presente quelle foto che si vedono nei documentari ambientati in Canada? Beh questa valle non si fa di certo intimidire e si mostra nella sua più bella veste bianca che ricopre abbondantemente gli alberi. I miei occhi brillano, divento bambina quando sono immersa in un bosco innevato e l’unica parola che mi viene in mente è wow. Si lo so, ci sarebbero aggettivi molto più lusinghieri e nobili ma, diciamocelo, non serve quando quello che vedi parla da sé.
Baita Segantini a 2200 mt. slm
Negli ultimi km cominciamo ad accusare il freddo, complice il vento gelido perciò fatichiamo un po’ nell’affrontare la salita. Non demordiamo, abbiamo troppa fame e la baita ci attende.
Finalmente arriviamo e felici ci fiondiamo dentro al locale che ormai, data l’ora tarda che si è fatta, non è affollato. I cani possono entrare e sono ben felici anche loro di potersi godere un pezzo del nostro panino.


Come detto si è fatto tardi e alle 16.30 ormai scende il buio, quindi ci costringiamo a levare le ancore e incamminarci per la via del ritorno. La stessa dell’andata, con un vento ancora più forte!
Va beh siamo in discesa, le gambe si muovono velocemente, anche per evitare di raffreddarci troppo. Il sole che tramonta tinge di un rosso accesso le cime e noi ancora una volta rimaniamo senza parole.
Finalmente raggiungiamo la malga Venegia, siamo rimasti solo noi e concediamo a Sila e Bruma un po’ di libertà. Poco prima del parcheggio sento in lontananza un rumore strano e appare una luce simile a quella di una torcia, ma si sta avvicinando davvero velocemente! Richiamiamo Sila e Bruma ed ecco che appare una slitta trainata da una muta di husky. Qualche secondo e sono già spariti nel buio, rimane solo quella piccola lucina.
Con il cuore e gli occhi pieni di una giornata indimenticabile raggiungiamo l’auto e torniamo a casa.


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Buona montagna, ci vediamo in sentiero!
Informazioni utili
- Partenza/Parcheggio: parcheggio a pagamento presso Pian dei Casoni
- Cartina: Carta Tabacco nr. 022
- Percorso: 18 KM A/R – 550 mt. dsl+
- Difficoltà: E, strada larga e battuta.
- Periodo: tutto l’anno con particolare attenzione in inverno in caso di neve o pioggia. In estate si consiglia di partire presto per evitare le ore calde.
- Punti di ristoro/bivacchi: Baita Segantini; Malga Venegia. Si consiglia prenotazione.
- Cane: difficoltà non rilevate per un cane mediamente allenato. Attenzione alle basse temperature, potrebbero formarsi ghiaccioli sui polpastrelli del cane. Consigliata crema protettiva.
- Acqua: torrente lungo il sentiero.
- Attrezzature: abbigliamento e calzatura da montagna; in inverno possibilità di utilizzare le ciaspole.